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26 Eleint, 1357 DR – L’ultima caccia

Non ci si poteva fermare nel bel mezzo di un diluvio. Il suolo, gli alberi, i fiori, gli animali, tutti quanti reclamavano la loro porzione d’acqua, dopo interminabili giorni di siccità. Eleint volgeva quasi al termine e questa burrasca condannava l’estate alla fine.

Nonostante la giovanissima età il figlio di Cormanthor pensava spesso a quel momento: pensava alla fine.

La frequentazione degli umani lo aveva reso più sensibile alla caducità del tempo.

Le rughe sul volto di Klaus si facevano più profonde ad ogni stagione, l’incredibile vigore di Ebeadat sarebbe svanito lentamente, lo spirito ribelle di Zeke ben presto sarebbe stato sostituito da una pratica abitudine.

Ai loro occhi, invece, lui sarebbe stato esattamente come adesso, anche dopo trent’anni.

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24 Marphenot, 1356 DR – Cattive abitudini

Giunti ad una biforcazione, io e il cacciatore che si fa chiamare Ebeadat, decidiamo di comune accordo di percorrere la via meno battuta. Il resto del gruppo ci avrebbe seguito a debita distanza, celato dalla cappa di invisibilità creata da Dazaen.

Ebeadat, il quale afferma di conoscere l’ubicazione esatta del circolo antico dove dimora il Druido, sa il fatto suo. Nonostante abbia una stazza imponente e i miei occhi siano abituati a percepire il minimo cambiamento all’interno della foresta, fatico ad intuire la sua sagoma. Forse che quel maledetto raggio di morte abbia indebolito le mie capacità a tal punto?

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27 Kythorn, 1356 DR – La Signora in Nero

Carissima Paula,
 
come stai? E come sta Kloi? Ti scrivo perché ieri ho ricevuto una strana visita qui ad Highmoon.
Ero a fare una passeggiata nel bosco, sulla riva del laghetto delle lucciole (ricordi che te ne avevo parlato? Peccato che tu non l’abbia visto, ti sarebbe piaciuto sicuramente!) quando schiamazzando come sempre mi raggiungono Abel e Idro dicendomi che c’è una dama scura che chiede di me a casa. Su due piedi non riuscivo a pensare a nessuno in particolare, potrai immaginare la mia sorpresa quando tirata dai due mostriciattoli arrivo in cortile trovandomi di fronte nientemeno che Eragyn.
Non ho ancora ben interpretato le sensazioni che ricevo da questa donna, e volendo tenere un poco di distanza ho preferito recarmi con lei alla Taverna del Ramo Fiorito invece di riceverla in casa. La locanda era poco affollata, ma Eragyn ha comunque insistito affinché ci sistemassimo ad un tavolino appartato. Ho ordinato un sidro e della zuppa, ma lei non ha voluto nulla. Mio nonno dice sempre Mai fidarsi di chi siede a un tavolo di taverna senza ordinare nemmeno un bicchierino di mosto bollito.

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25 Kythorn, 1356 DR – In amore vince chi fugge

Caro disastro Half,

 
sei arrivato a destinazione? Come procedono gli affari alla Corte Elfica? Non ricevendo tue notizie, hanno tutti insistito perché ti scrivessi per sollecitarle e per mandarti il loro saluto, sai che sei considerato di famiglia e qui se la prendono se non mandi aggiornamenti!

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24 Kythorn, 1356 DR – Presso la Corte Elfica (Elven Court)

Passati alcuni giorni sereni a Highmoon, mi separai da Meena. Le dissi che lei sapeva cosa fare, anche nel caso le cose non fossero andate secondo i piani. La abbracciai forte.

Ad un tratto la Compagnia formatasi alla locanda “Luna Crescente” mi apparve soltanto uno dei tanti ricordi che fluttuavano senza sosta nella mente di un Tel’Quessir.

Sciolti i fardelli e i legami, lasciata Highmoon nella speranza di poterla ritrovare ancora “libera” al mio ritorno, decidetti che fosse ora di dedicarsi a questioni strettamente personali. Solcare gli antichi sentieri di Cormanthor in solitaria fu una benedizione per il mio spirito. Mi sentivo al sicuro nonostante la foresta fosse minacciata dall’esterno.

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19 Kythorn, 1356 DR – Finalmente la quotidianità

Caro Madarn,
apprendo con piacere che il viaggio di rientro a Storpemhauder insieme a Telimas si è svolto senza intoppi, sono stata in pensiero per la vostra incolumità e ricevere queste notizie mi ha davvero rasserenata. Anche io e Halfgrimur abbiamo viaggiato senza troppi problemi. Al momento l’elfo è ospite a casa mia, non so però quanto intenda trattenersi, ha tutta l’aria di essere inquieto e di volersi presto rimettere in cammino. Si è in ogni caso comportato da degno accompagnatore e custode dell’incolumità mia, di Tula e di Gyventhar, che ho provveduto a custodire al sicuro non appena arrivati ad Highmoon.

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18 Kythorn, 1356 DR – Da Ordulin ad Highmoon

Il 15 Kithorn Gyventhar era a Ordulin sotto la custodia di Meena e mia. Calcolai altri tre giorni di cammino per raggiungere Highmoon. Non era necessario conoscere la lingua di Chondath, che comunque ero in grado di comprendere, per rendersi conto che la stirpe alla quale appartengo rappresentasse qui, nella capitale dello stato di Sembia, il nemico da odiare. L’antico decreto che impediva agli elfi, e sospettavo che l’ingiunzione si sarebbe estesa ben presto anche ai mezzelfi, di risiedervi campeggiava ancora all’ingresso della città. Avrebbe potuto non essere più valido ma era più prudente non farsi riconoscere.

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14 Kythorn, 1356 DR – Sulle colline di Dun

Casa mia. Zeke, Meena, Halfie e il buon Arpino sono ormai alle spalle..il commiato è stato rapido, quasi indolore perché la strada davanti a me mi chiamava. 
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13 Kythorn, 1356 DR – A Ponte Piumanera (Blackfeather’s Bridge)

Il mattino seguente, la situazione non migliorò affatto. Infatti si potevano scorgere un gran numero di sagome scure sui monti a nord ovest di Shadowdale. L’inizio di un conflitto? Molte domande senza risposta si affastellavano nella mia testa ma era nostro compito procedere oltre.
Dopo due giorni, il 10 Kythorn, raggiungemmo la Pietra Eretta ovvero la più antica testimonianza di pace tra noi Tel’Quessir, legittimi abitanti di Cormanthyr, e gli Umani che si erano insediati nelle zone circostanti, oggi note come Valli. Ma i tempi stavano cambiando: le fiamme avrebbero distrutto in poco tempo la lungimiranza politica del Coronal Eltargrim?

8 Kythorn, 1356 DR – Da Shadowdale ad Ashabenford

Poco dopo la separazione da Zeke, ricordo Arpino che ci disse: “Potremmo proseguire fino a sud e prendere la Moonsea Ride fino alla città di Ashabenford. Che ne dite?”. 
Avrei potuto seguire il consiglio del nano ma scelsi di non attirare l’attenzione degli uomini di Dagger Falls dal momento che avrebbero potuto essere ancora sulle nostre tracce.
Così, al 18 Mirtul, ciinoltrammo attraverso l’intricato tratto di foresta che iniziava a sud di Shadowdale e si scioglieva, insieme al fiume Ashaba, nella valle di Mistle. Io e Meena avremmo poi accompagnato Arpino, Paula e Kloi fino al ponte della Piuma Nera, a Featherdale, e poi da lì, una volta congedati i nostri compagni, avremmo raggiunto finalmente Highmoon.

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17 Mirtul, 1356 DR – Congedo sul crocevia tra il sentiero Tethyamar e la Strada Nord

Il 17 Mirtul giungemmo al punto in cui il sentiero Tethyamar si riunisce con la North Ride. La mia strada e quella di Morn proseguiva verso il Cormyr, mentre gli altri avrebbero preso la via che li avrebbe condotti a Tasseldale e a Deepindale. Non fu un problema consegnare Gyventhar a Halfgrimur, ormai non mi apparteneva più e sapevo che l’elfo, che certamente l’aveva bramata a lungo, sarebbe stato un buon custode. Ci accordammo per incontrarci nuovamente ad Highmoon. Molti incontri dovevano essere sostenuti e molte decisioni andavano prese per organizzare la riconquista delle Valli e consegnare a Morn la spada che gli avrebbe consentito di guidarla. Per il momento, concordammo tutti che fosse saggio far prendere a Morn e alla spada direzioni diverse. Qualcosa si era sopito e la mia mente era rivolta al delicato rientro che mi aspettava, ma ero certo che c’era in serbo qualcos’altro per quel manipolo di avventurieri che il caso aveva così fortuitamente unito e il destino così prepotentemente guidato. Tornavamo vincitori? Non potevo dirlo con certezza, ma certamente gliel’avevamo fatta vedere. Già, nessuno avrebbe scommesso su di noi quando eravamo partiti e invece gliele avevamo cantate.

16 Mirtul, 1356 DR – Good bye, gnomes!

Il 16 Mirtul tornammo a scorgere la foresta di Spiderhaunt. Nonostante avessimo viaggiato forzando il passo dei cavalli, avessimo tenuto spesso qualcuno in retroguardia e ci fossimo alternati di vedetta nelle ore di riposo notturno, avessimo quindi tenuta alta la guardia, in cuor nostro, cominciavamo a capire che qualcosa si era concluso. Le spade giacevano inermi nei foderi, le frecce nelle faretre, i martelli di Arpino apparivano più come innocui attrezzi da fabbro, che come temibili magli da guerra, persino Gyventhar sembrava addormentata, in silente attesa di eventi che non potevamo immaginare e nei quali, forse, non saremmo nemmeno stati coinvolti. Solo poche ore prima, quegli stessi compagni che ora vedevo quieti e assorti cavalcare fianco a fianco, avevano messo a repentaglio le loro vite e tutto quello che avevano, gli uni per gli altri, in nome di qualcosa che ora scivolava via, impigliato sui merli dei bastioni di Dagger Falls. 

15 Mirtul, 1356 DR – Scelte e responsabilità

1331 dalla fondazione Obraskyr – Anno del Verme, primavera.

Rapporto di Zachary Bumblerose, soldato dell’ordine dei Dragoni Purpurei

 

Il mio rientro nel Cormyr è ormai prossimo. La missione per la quale ho preso la via delle Valli consisteva nell’acquisire informazioni su Lady Rowanmantle ed eventualmente rintracciarla per chiederle conto delle sue azioni. La missione ha avuto successo, sebbene io abbia dovuto trasgredire il protocollo. Di questa violazione sono pronto a rendere conto ai miei superiori e alla giustizia del Cormyr. Tuttavia le Valli sono un territorio composito, complesso e in continuo movimento. Anche i sentieri che appaiono più semplici finiscono col biforcarsi e deformarsi e anche i fieri messi del Cormyr devono essere pronti ad abbandonare le strade battute ed avventurarsi in luoghi ignoti e incerti. E’ ciò che ho fatto senza esitazione. In virtù di questo, io, Zachary Bumblerose, soldato dell’ordine dei Dragoni Purpurei, assieme a degni compagni, sono entrato in possesso della spada delle Valli, un magico artefatto in grado di ripristinare l’equilibrio minacciato dai vili Zhents e ho giocato un ruolo determinante per le sorti di Daggerfalls, liberando la popolazione dall’afflizione del malvagio stregone non-morto Colderan e traendo in salvo Randal Morn, guida legittima della città.

14 Mirtul, 1356 DR – Una festa ancora rinviata

 Cara Rosetta, 
 
che impresa! Ci stavamo ancora riprendendo dalle fatiche della lotta, ma sapevamo che non potevamo aspettare troppo tempo prima di uscire da quel sotterraneo, di sopra probabilmente stava succedendo il finimondo.
Soccorriamo gli sfortunati che si stavano svegliando nella stanza con le pietre. Ci presentiamo a loro. sono un gruppo abbastanza bene assortito: un bimbo di nome Hiram, Boront il nano, la signora Marabel, un altro bimbo più piccolo chiamato Targin, la vecchia Omella e un ricco mercante di nome Norban. Oltre a questi c’è ovviamente anche la bella Eragyn, che dopo quelle di Halfie ha attirato le attenzioni anche del buon Kloi. La loro conversazione è durata parecchio, e lui non sembrava riuscire a staccarsene, probabilmente avranno discusso di religione, mah!

12 Mirtul, 1356 DR – La corona della discordia

Tutte le storie e le leggende che ci sono state tramandate narrano le gesta di eroi pronti a rischiare la vita in difesa di valori quali la Virtù o il Bene o la Giustizia. Ebbene a me questi valori appaiono sempre più come astratti e vuoti se non considerati in un contesto. E comunque noi non saremo ricordati dai posteri per queste qualità. Saremo ricordati per essere rimasti vivi grazie ad un patto stretto con lo scheletro parlante di un nobile che si credeva ancora il padrone della città… Sembra che tra gli Uomini la vanità non conosca limiti, neanche dopo il Trapasso!
Fra tutti noi quello più determinato nel voler rompere questo accordo era senza dubbio Kloi.
Il suo piano era molto semplice: annientare Colderan.Ci rivelò che poteva creare una zona di “silenzio” divino tale da impedire al negromante l’uso della parola e quindi di proferire contro di noi i suoi oscuri anatemi. Poi Gyventhar e Olar, lo spadino di acciaio nero donatomi dal buon Arpino – particolarmente efficace se adoperato contro i maghi, avrebbero completato l’opera.
Ovviamente la maggioranza del gruppo non era d’accordo sulla strategia da perseguire e continuammo a fingere di essere alleati del non-morto e, come stabilito, andammo alla ricerca di Randal Morn: dovevamo sbucare dal sottosuolo attraverso una botola, direttamente nella sala degli interrogatori, situata nel palazzo del Commissario di Dagger Falls.