Archivi categoria: E – L’amore non è bello se…

Arpino pensa di tornare a casa da eroe, ma le donne, si sa, sono più pratiche.

1 Flamerule, 1356 DR – Il partigiano Arpino

Cara Rosetta,
 
ho fatto diverse capatine in città in queste notti. Ho preso contatto con Jalissa e gli altri ex proprietari delle botteghe della zona. Ci siamo riuniti di nascosto e abbiamo discusso sul da farsi. Tutti pensano di essere stati raggirati in qualche modo da Santanasstassian. Ho convinto la maggior parte a non accettare le offerte di lavoro della canaglia, così almeno quel damerino dovrà faticare parecchio a trovare artigiani disposti a lavorare per lui. Nessuno sa se allo Sharburg, dove risiede Elizaria, la guida della valle di Tasseldale, si siano resi conto di quello che sta succedendo sotto il loro naso; forse hanno gli occhi rivolti troppo a est, verso Scardale. Alcuni di noi, tra cui io, Jalissa e Senn il falegname, siamo disposti ad una resistenza un po’ più che passiva, diciamo così. Prima che Gareth, lo sgherro di Santanasstassian, potesse accorgersene, abbiamo manomesso alcune fornaci.

Continua a leggere 1 Flamerule, 1356 DR – Il partigiano Arpino

26 Kythorn, 1356 DR – Decisioni non più procastinabili

Cara Rosetta,
come al solito ti scrivo, dato anche che ti ho lasciata addormentata dopo il trattamento di Lord Deren. Sono ormai tre giorni che non apri gli occhi, ma il prete dice che è normale. Comunque, starai bene, è questo che conta. Oltre a ciò, a dire il vero, conta anche molto il fatto che tu non stia aspettando un bambino. Deren ti avrà già avvisata, spero. Rosetta, non era proprio il momento, questa crisi nelle Valli non è fatta per i lattanti o le famigliole felici, ne converrai. Ne convieni, vero? È stato Santanasstassian a metterti in testa quell’idea, Deren mi ha detto anche come, ma ci ho capito tanto quanto capivo i discorsi di Paula o Kloi le volte in cui non erano rivolti direttamente a me. Deren pensa che lo abbia fatto per convincermi ad accettare la sua offerta e prima per convincere te a vendere la bottega. Ho dubitato subito della notizia, devo essere sincero con te Rosetta. I tempi non mi tornavano, non ricordo l’ultima volta che abbiamo fatto tu sai cosa. Ovviamente il pensiero che non fosse farina del mio sacco non mi ha mai nemmeno sfiorato, mia cara, anche perché non riesco effettivamente a immaginare che tu possa credere ci siano compagni migliori di me, soprattutto ora che ho così tante storie incredibili da raccontarti.

21 Kythorn, 1356 DR – Un ritorno a casa pieno di sorprese (sgradite!)

Sua Eccellenza,

Le scrivo per avvisarla della mia intenzione di tornare fra le mura della vostra abbazia a breve, accompagnato da mia moglie Rosetta. L’altro giorno, di ritorno a casa, ho scoperto che aspetto un figlio dalla mia consorte, mio buon amico. La notizia mi giunge quanto mai inaspettata, e tanto più sconvolgente, rispetto ai miei piani di ripartire per unirmi a Morn, se accompagnata da ciò che mi appresto a raccontarvi.
La mia dolce metà, spaventata dalla novità e dalla prospettiva di dover affrontare tutto da sola, visto il prolungarsi della mia assenza, ha pensato bene di fare incetta di denaro per il futuro svendendo tutta la nostra attività ad un ricco mercante di Sembia. Forse non vi ho detto che l’edificio su cui sorgeva la mia bottega era un’eredità della famiglia di Rosetta, e come tale di sua effettiva proprietà. Le lascio immaginare tutto il mio sgomento e la mia rabbia, oltretutto repressa, dato l’impossibilità di regolare le diatribe matrimoniali alla maniera nanica, vista la difficoltà ad incassare manrovesci delle signore in stato interessante.