La lettera dello stupido gnomo era sospetta di per sé, ma la curiosità di rivedere il vecchio amico era comunque più forte del rischio di accettare un invito a Waterdeep. Lo gnomo, che Moradin e Clangeddin lo tengano in gloria, era notoriamente un ricettacolo per i guai e le situazioni bizzarre, dalle quali un nano di una certa età e intelligenza, quale io sono, avrebbe dovuto tenersi a debita distanza. Ma purtroppo le guerre scarseggiano, i goblin anch’essi si sono fatti più pavidi e dei regni dei grandi nani, e del ricordo della loro barba, resta solo un’ombra nella mente dei membri più anziani del clan. Così anche Whelm si è rassegnato a questa gita.
Mastro Ittuttof era stato alacre, e aveva invitato gran parte della Compagnia dei Cercatori; persino il Maestro Kloi si era preso il disturbo di presenziare. Solamente, per ovvie ragioni, la principessa Alusair e il valoroso Ebeadat, intento in altri affari, non avevano potuto rispondere alla convocazione.
Per qualche giorno ammetto che fu rilassante, assieme a Klaus e il pavido elfo Halfgrimur si passavano le serate tra bord…, ehm locande, e visite ai mercati della metropoli. Waterdeep riesce a destare un certo stupore anche nel mio cuore, nonostante Whelm mi assilli con un senso d’ansia per questi luoghi affollati. Stupido martello!