Archivi categoria: Giulia DL.

4 Marphenot, 1356 DR – Una passeggiata nel verde

Finalmente una passeggiata nel verde, non ne potevo più di affaticare quel povero cavallo con il mio peso. Mi piace l’odore della natura quando piove, a dire il vero mi piace sempre l’odore della natura. Cominciavo a stancarmi di stare al villaggio, ci voleva questo diversivo della consegna a Way Inn.

Zio Faro mi aveva avvertita che la compagnia sarebbe stata insolita: “…ma alla fine sono dei diavoli per bene, almeno credo..”. Ecco, quel almeno credo” mi lascia perplessa, staremo a vedere. Sono in effetti soggetti particolari: Bennet, oltre a sembrare una persona in miniatura, ha degli strani tic ad un occhio; Piedgrey ha una specie di mania per la propria chioma; il signor Norvagûn, un nano distinto, non proferisce parola alcuna ma in compenso fa un sacco di domande sulle storie legate alle miniere di Illefarn

A questo proposito si è già rivoltato il carattere solforoso di Piedgrey, che pare non concepisca di dare informazioni senza avere una contropartita. Max Di Nona, di cui io avevo sentito parlare come lo smemorato di Daggerford , conferma quanto si dice su di lui: non si ricorda nulla del suo passato più passato. Nonostante le fattezze non proprio armoniche, Lucano sembra essere il più accomodante e socievole, tant’è vero che ieri sera non si è trattenuto dal proporre un brindisi dietro l’altro, con conseguenze disastrose sulla lucidità dei commensali, fatta eccezione per Norvagûn, che penso rimarrebbe impassibile anche con il didietro sulle braci. 

27 Kythorn, 1356 DR – La Signora in Nero

Carissima Paula,
 
come stai? E come sta Kloi? Ti scrivo perché ieri ho ricevuto una strana visita qui ad Highmoon.
Ero a fare una passeggiata nel bosco, sulla riva del laghetto delle lucciole (ricordi che te ne avevo parlato? Peccato che tu non l’abbia visto, ti sarebbe piaciuto sicuramente!) quando schiamazzando come sempre mi raggiungono Abel e Idro dicendomi che c’è una dama scura che chiede di me a casa. Su due piedi non riuscivo a pensare a nessuno in particolare, potrai immaginare la mia sorpresa quando tirata dai due mostriciattoli arrivo in cortile trovandomi di fronte nientemeno che Eragyn.
Non ho ancora ben interpretato le sensazioni che ricevo da questa donna, e volendo tenere un poco di distanza ho preferito recarmi con lei alla Taverna del Ramo Fiorito invece di riceverla in casa. La locanda era poco affollata, ma Eragyn ha comunque insistito affinché ci sistemassimo ad un tavolino appartato. Ho ordinato un sidro e della zuppa, ma lei non ha voluto nulla. Mio nonno dice sempre Mai fidarsi di chi siede a un tavolo di taverna senza ordinare nemmeno un bicchierino di mosto bollito.

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25 Kythorn, 1356 DR – In amore vince chi fugge

Caro disastro Half,

 
sei arrivato a destinazione? Come procedono gli affari alla Corte Elfica? Non ricevendo tue notizie, hanno tutti insistito perché ti scrivessi per sollecitarle e per mandarti il loro saluto, sai che sei considerato di famiglia e qui se la prendono se non mandi aggiornamenti!

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19 Kythorn, 1356 DR – Finalmente la quotidianità

Caro Madarn,
apprendo con piacere che il viaggio di rientro a Storpemhauder insieme a Telimas si è svolto senza intoppi, sono stata in pensiero per la vostra incolumità e ricevere queste notizie mi ha davvero rasserenata. Anche io e Halfgrimur abbiamo viaggiato senza troppi problemi. Al momento l’elfo è ospite a casa mia, non so però quanto intenda trattenersi, ha tutta l’aria di essere inquieto e di volersi presto rimettere in cammino. Si è in ogni caso comportato da degno accompagnatore e custode dell’incolumità mia, di Tula e di Gyventhar, che ho provveduto a custodire al sicuro non appena arrivati ad Highmoon.

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11 Mirtul, 1356 DR – Una scala nell’oscurità

Cara Tirse, 
 
non so se e quando riuscirò a inviarti questa lettera, ancora non mi sembra vero che siamo sfuggiti dalle grinfie di quei giganteschi nani schiacciasassi. Non so per quanto tempo avrei resistito fra balzelli e corde, un altro po’ e avrei finito per intricarmi nelle mie stesse briglie! Fortunatamente Gyventhaar si sta rivelando essere molto più di una spada: chissà in quali altre occasioni rappresenterà una chiave di volta come successo ieri. Eravamo infatti riusciti a radunarci tutti nella stanza dell’altare. Non senza difficoltà ovviamente. Per sviare le “attenzioni” di quelle statue animate Paula ha corso un grosso rischio: credevamo si fosse resa invisibile per rimettere la pietra al proprio posto, cosa che ci avrebbe infatti di seguito confermato di avere fatto, ma, piccolo inconveniente, con la gemma in mano il suo incantesimo risultava inefficace! 

3 Mirtul, 1356 DR – L’ombra sulla torre bianca

Tirse, cugina cara, 
so che il sacerdozio al servizio di Oghma ti mantiene aggiornata circa gli avvenimenti delle Valli e non solo, come mi avevi predetto la missione della nostra compagine si fa sempre più dura e pericolosa. Mi riesce ancora difficile ordinare i pensieri per descrivere ciò che stiamo passando.
Il sereno periodo trascorso con Telimas e gli altri gnomi era destinato a chiudersi, questo era previsto, ma non pensavo che in così breve tempo sarebbero accaduti tanti eventi funesti. Il rapimento del saggio gnomo e la disavventura nel bosco dei ragni ne erano solo il primo segnale. Inizialmente spostatici alla ricerca di Telimas, abbiamo presto dovuto abbandonare l’inseguimento del troll per evitare conseguenze irreparabili, e deciso di rimetterci in cammino verso la Torre Bianca, nel mezzo della foresta. 

18 Alturiak, 1356 DR – La Tomba di Shraevyn

Pare che i nostri giorni debbano essere cadenzati, oltre che dalle difficoltà che già ci porta questa avventura, dallo stordimento a turno di ciascuno di noi. Paula e Kloi avevano appena finito di assistere il povero Ellios, accidentalmente sulla rotta dell’incantesimo della nostra compagna, che io mi sono afflosciata come un sacco di patate devastata da un olezzo malefico che non ha ancora abbandonato le mie narici. I due episodi hanno però fatto da cornice a una giornata ricca di scoperte, più o meno piacevoli. 

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