Archivi categoria: n- Nightal (Dic)

23 Nightal, 1357 DR – Un sogno fin troppo reale

Era ormai ora di cena quando ci fermammo ad allestire l’accampamento per la notte. La luce del sole, soffocata dai fiocchi di neve e dalle nuvole grigie durante tutta la giornata, si era spenta ormai da qualche ora.

Seduto vicino al fuoco fumavo le ultime scorte di erbapipa pensando a ciò che Logan e Artorias ci avevano riferito: “Gli Dei camminano tra di noi”. Giungemmo tutti alla conclusione che Lady Mezzanotte era nientepopodimeno che Mystra, Divinità della magia. Qualcos’altro però ardeva dentro me, dandomi la giusta motivazione per proseguire fino a Suzail in cerca di informazioni: il pensiero che la Regina delle Fate camminasse tra gli uomini.

“Devo trovarla,” mi dissi. Continua a leggere 23 Nightal, 1357 DR – Un sogno fin troppo reale

16 Nightal, 1357 DR – Le Tavole del Destino

Per essere tarda mattinata le temperature erano ancora molto basse, i pochi e fiochi raggi solari servivano solamente a dividere il giorno dalla notte. La terra ghiacciata risultava impenetrabile, ostile ad ogni forma di vita.

Il sentiero che dall’imponente Strada del Mare della Luna si dirama per terminare, dopo un’ora di cammino, presso le rovine di Castello Kilgrave, sembrava avvolto in una strana atmosfera magica, che rendeva quei posti, non fosse per le paurose leggende che si narrano su di esso, incantevoli. Si riusciva infatti a vedere, una volta girati verso nord, la spettacolare valle del Passo dello Gnoll, interrotta bruscamente a oriente dal Picco dell’Osservatore (Spotter’s Peak) e a occidente dalle prime alture dei Corni Tempestosi, entrambi, in quel mese, coperti di neve e ghiaccio.

Un po’ come lo spirito dei tre avventurieri che, seppur feriti, rappresentavano adesso l’unica forma di vita presente nel raggio di almeno due miglia…

O forse no?

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22 Nightal, 1356 DR – “C’è una lavva nella mia tisana, Vivvgil!”

Dopo aver seppellito i morti e abbracciato i superstiti, Shadowdale si apprestava a tornare alla vita di tutti i giorni fatta di duro lavoro e misere soddisfazioni. I traditori scampati alla furia omicida del maestro Kloi, ora “portatore” della Mano di Tyr, e del rinato Klaus, che aveva ritrovato lo spirito di abnegazione di un tempo, erano stati rinchiusi nelle segrete della Torre di Ashaba. Fra tutti spiccava per importanza il re di Scardale, Lashan Aumersair. Dell’altra testa pensante della cospirazione, Randall Morn, invece non vi era traccia.

Halfgrimur constatava con amarezza come le rivendicazioni al governo di Daggerdale del pronipote di Colderan (Morn), inizialmente giudicate giuste, si rivelavano essere la maschera dell’ambizione di fare parte di un progetto più ampio: il dominio delle Valli sotto le insegne insanguinate di Lashan!

Le sorprese non erano tuttavia terminate: trascorsa una settimana dalla vittoria della coalizione formata dai Valligiani e dagli Zhentarim, Lashan fuggì. Il mattino successivo Halfgrimur, Imong e Kloi si misero subito in cammino. Un odio feroce guidava il guardiaboschi, la curiosità di imbattersi in nuove creature e relativi tesori lo gnomo, la fiducia nella giustizia divina il prescelto di Tyr.

Ancora una volta il destino scelse come teatro degli eventi la Città del Canto, Myth Drannor.

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