Ero molto sollevato dal fatto che, per una volta, la porta che ero tentato di scassinare si aprisse da sola. Non ero più in ballo per salvare chissà quale reame lontano dalle proprie sciagure, ero di nuovo a casa, a Waterdeep, nella quiete sicurezza della criminalità comune.
L’abitazione in questione mi era stata indicata dal “fidato” Huer come la dimora di Kappiyan Flurmastyr, un anziano mago che avrebbe potuto illuminarmi su un più efficace uso delle mie limitate conoscenze arcane.
La porta si apri da sola sospinta evidentemente da qualche trucco magico di poco conto, quindi mi ritrovai in una casa dove il disordine regnava sovrano. Ovunque erano sparse carte e mappe, candele e libri, che indicavano una vita spesa per la conoscenza e l’erudizione.