“Orlyra non mi avrebbe tradito.”
“Non ti ha tradito, sciocco, ha solo condiviso il tuo segreto con qualcuno che avrebbe fatto in modo che rimanesse tale ancora un po’.”
L’unico occhio che riuscivo ad aprire distingueva una macchia bianca dalle vaghe fattezze femminili. Valutai non fosse una minaccia immediata. Nel mentre un behir aveva deciso di sedersi sulla mia schiena per scorrere le ultime gride, un gigante delle tempeste cercava a martellate di uscire dal mio cranio e una qualche forma di melma filamentosa stava lasciando la mia bocca per passare la villeggiatura in un luogo più salubre.
“Prima ti dai tanto da fare per passare inosservato, poi metti in piedi il più assurdo baraccone che Arabel ricordi, come te lo spieghi?”
“Non mi piacciono le spiegazioni, che vuoi?”
“Ti ho portato la colazione.”
“Colazione? Che ore sono?”
“Quasi ora di pranzo in verità, ma visto che ti sei appena alzato…”
Sollevai con fatica la testa dal materasso in modo da aprire anche l’altro occhio. Il behir doveva essersene andato, perché riuscii a inarcare lievemente la schiena. Il cigolio che produsse però non prometteva niente di buono. Qualunque cosa avessi fatto, dovevo aver esagerato.
Continua a leggere 14 Flamerule, 1358 DR – Il Re Amaro della Corte Briaca riceve una promozione