Archivi categoria: Fabio M.

19 Eleint, 1492 DR – Ospiti non invitati, Parte 1

Il Portale Sbabigliante era mediamente affollato, come ogni sera. D’altronde questo luogo era ricco di occasioni di accrescimento della mia cultura sulle abitudini ed usanze dell’occidente, e non ringrazierò mai abbastanza il mio nuovo amico Rastor per avermelo fatto conoscere.

Ho conosciuto questo studioso e la sua pedante sorella Hazel presso la cattedrale della conoscenza dell’ovest, la Biblioteca di Candlekeep, il luogo che ho raggiunto dopo mesi di viaggio verso ovest dal mio remoto eremo nel Kara-Tur. Assieme abbiamo poi viaggiato verso nord, lunga la Costa della Spada, fino a giungere alla frizzante città di Waterdeep, ove risiedo tuttora. Continua a leggere 19 Eleint, 1492 DR – Ospiti non invitati, Parte 1

18 Hammer, 1358 DR -Strategie inefficaci e tattiche sconclusionate

Alarshan sembrava turbato dalla sfida lanciata da Dirnal al Jarl dei Giganti del Ghiaccio che rispondeva al nome di Grugnur. Mi ero proposto come giudice imparziale della sfida, e messomi da parte per osservare lo svolgimento dell’impari lotta che andava ad iniziare, mi sentivo stranamente tranquillo, forse per gli eventi che avevano caratterizzato le ultime 12 ore.

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5 Ches, 1361 DR – Scoperte, stupore, scelte e saluti.

Erano ormai alcuni minuti che Zachary mancava dalla piccola stanza che ci avevano assegnato, dopo che l’avevo visto seguire baldanzoso Cayla intenzionato a infilarsi nei suoi calzoni. Pur essendo ben lontano dall’essere della foggia classica e pregiata di quelli che la mia famiglia aveva confezionato per secoli, lasciavano comunque intuire morbide forme al cui conforto un avventuriero non ligio ai dettami di Helm quale era il mio nuovo compagno non avrebbe mai saputo sottrarsi.

La natura equivoca del rapporto tra gli elfi del Loto Nero incontrati poco prima ed il mio vecchio amico cominciava ad aprire ampi varchi nelle certezze di Halfgrimur, tali che il capitano Bumblerose dei Grifoni d’Argento del Cormyr aveva addirittura iniziato a chiamarlo con un fastidioso nomignolo: Halfie. Questi si era infatti ritirato in solitaria meditazione cercando da una parte di riaversi dai combattimenti della mattinata e dall’altra riflettere su questo insperato incontro con altri rappresentanti della sua da lungo tempo dispersa stirpe.

Mentre io cercavo di ottenere alcune segrete informazioni dal loquace e gioviale Flox, il mastro nano che ci aveva accolto al nostro arrivo all’insediamento fortificato che ora ci ospitava, ingurgitando birra come se l’indomani potesse presentarsi l’alba del nostro ultimo giorno in queste terre, immaginavo Zachary intento a danzare di scherno con la sagace Cayla, dubbioso su chi avrebbe avuto la meglio in un confronto di furbizia e lascivia.

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20 Kythorn 1317 DR – Le origini di un Cavaliere

Klaus nasce il 20 Kythorn – giorno del sostizio d’estate – del 1317 DR, noto come l’anno del drago errante, primogenito di Gedrith Ghoremoon e della seconda moglie Mathilda Kholstern. Dopo di lui vedono la luce, rispettivamente nel 1321 e 1323, le sorelle Agatha e Beathe.

Il padre, commerciante di stoffe di terza generazione, detiene una posizione di rispetto nella gilda dei mercanti di Selgaunt. Cresciuto nel retrobottega del negozio dei genitori, Klaus ha occasione di venire in contatto fin da bambino con alcuni dei più influenti signorotti locali e di alcuni ufficiali della milizia sembiana che qui si riforniscono. Affascinato dal portamento dei militari, e formato alla locale scuola mercantile nelle discipline elementari della scrittura e della matematica, diviene presto un curioso frequentatore della biblioteca cittadina, ove costringe la madre Mathilda a condurlo ogni quarto pomeriggio della decina, giorno di riposo del negozio.

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26 Marphenot, 1356 DR – E venne il giorno

La notte non era ancora finita quando Imong mi fece riavere dal torpore con un ben assestato calcio nel deretano: vaghi ricordi riaffioravano mano a mano mentre camminavo dietro lo gnomo, ripercorrendo a ritroso il percorso che ci riportava alla locanda, dove stava riposando il resto dei nostri compagni.

Dopo avere creato sufficienti distrazioni con schiamazzi da ubriaco e pretese di accedere alla cattedrale al seguito della Mano di Tyr – tanto da permettere al mio compagno di accedere inosservato alla navata principale – una volta scemato l’interesse generale per il convoglio formato dal maestoso baldacchino recante le insegne di Tyr ed il suo seguito di guardie, scomparsi all’interno della chiesa, mi ero assopito sullo stipite del portone della cattedrale di Lathander, in attesa del ritorno di Imong.

“Li ho seguiti non visto fino alla cima della testa della fenice; avevano il Tomo della Vita Eterna e la Mano di Tyr, e li hanno riposti assieme nella più remota stanza in cima alla torre centrale, protetta da incantesimi che ne impediscono l’accesso agli indesiderati. Sono comunque riuscito a vedere e riconoscere i partecipanti a questo complotto: oltre a Cassimar, ho riconosciuto l’Abate Kloi ed il suo Maestro Deren. Domani qualcuno dovrà spiegare molte cose.”

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23 Marphenot, 1356 DR – Se guardi dentro l’abisso, l’abisso guarda dentro di te

Era circa mezzodì quando lo gnomo che ho imparato ad apprezzare con il nome di Imong e la misteriosa ragazza che risponde al nome di Alusair fecero ritorno all’accampamento, a cavalcioni di cavalcature che avevano visto giorni migliori, e pure in numero insufficiente per coprire le esigenze di tutti.

Imong smontò agilmente dal suo cavallo e gettó il sacco con le provviste su un lato del bivacco, mentre Alusair sedette, a misurata distanza, a fianco a me.

“Tutto bene Klaus? Avete avuto problemi?”… Il mio sguardo umido indulgeva sulle sue forme, indegno di essere protratto oltre, mentre Dirnal il nano, tossiva sottovoce imprecazioni indirizzate al suo assente dio Clangeddin Barbargento, riverso bocconi in un mare di sudori freddi.  Continua a leggere 23 Marphenot, 1356 DR – Se guardi dentro l’abisso, l’abisso guarda dentro di te