25 Kythorn, 1369 DR – L’Ascia dei Signori dei Nani

Furono introdotti nel maestoso salone delle cerimonie, che fungeva da sala delle riunioni del Consiglio delle Pietre Scintillanti. «Si respira l’aria dei grandi eventi» disse Martin emozionato. Erano presenti tutti i leader civici, così come i rappresentanti dei clan e delle famiglie di spicco di Mirabar; c’erano anche ospiti dagli insediamenti elfici di Bosco Segreto, gnomi da Longsaddle e perfino una rappresentanza dalle città di Luskan e Neverwinter. Molti degli abitanti di Mirabar – persino i nani – faticavano a ricordare l’ultima volta che “razziatori” norreni fossero stati invitati a presenziare all’assemblea. Ciò, di per sé, era molto preoccupante.
La Sceptrana salì sul podio e domandò all’assemblea di quietarsi. Lentamente il chiacchiericcio si trasformò in bisbiglio, infine giunse il silenzio.
«Amici, ho convocato questo consiglio straordinario per consentire al Venerabile Dirnal, messo di Clangeddin Barbargento, di presentare i risultati dell’indagine condotta in cooperazione con le Asce di Mirabar, sull’incidente occorso al matrimonio di Runa Morklist e Durrl Filwhyr» fece una pausa, necessaria a catturare l’attenzione di tutti, «La gravità delle informazioni riportatemi ha fatto sì che decidessi di allargare il conclave ai nostri vicini, in segno di buona volontà e cooperazione. Ciò che sentirete non riguarda solo Mirabar, ma anche i popoli confinanti. In questo momento, credo che tutti si debba essere allerta, poiché oltre la Frontiera Selvaggia le nostre vite dipendono gli uni dagli altri. Dirnal, mio buon amico, vuoi riferire all’assemblea, per favore?»

«Ehm, certo Sceptrana» Dirnal si avviò al leggio e vi appoggiò alcuni appunti che aveva concordato con Imong e Martin, nei giorni precedenti. Inforcò gli occhiali, si schiarì la voce, e iniziò a narrare del ritrovamento della carrozza e dell’imboscata ad opera di un esperto di arti arcane. Fino a quel momento l’esposizione era filata liscia, e forse aveva persino annoiato qualche presente. Ma non appena il Venerabile pronunciò le parole “Feroce Ascia” e “abominio di Diirinka” l’assemblea si riebbe dal torpore e prese a rumoreggiare in un crescendo di illazioni su quanto veniva raccontato. Sigrieda suonò la campanella per riportare l’ordine, finché non fu ripristinato.

Un decano dell’assemblea chiese allora la parola, ottenendola da Sigrieda. Gli occhi cisposi dell’anziano osservarono gli astanti, quindi si alzò reggendosi su un bastone di noce: «Sono Farvak e ho servito Moradin fedelmente per più giorni di quanto possa ricordare» attaccò, «Quando il mio mentore giaceva sul letto di morte mi chiamò al suo fianco e condivise questo racconto, facendomi giurare di mantenerlo segreto finché anche per me non fosse giunto il momento di tramandarlo ad un prete più giovane. Era un racconto di storia, magia, orrore e profezia, e ora che il tempo predetto dalla profezia è giunto – un momento di oscurità e terrore per la razza nanica – sono sciolto dal mio voto. Così posso condividere quanto mi fu narrato.» Nessuno sembrava più fiatare nell’assemblea.
«Tutti sanno che quando la nostra razza era giovane, il potente Venadargento, il primo e il più grande tra i nani, creò i cinque Grandi Strumenti. L’ultimo e il migliore di questi era la Feroce Ascia, realizzata con gli altri quattro e potenziata dallo stesso Moradin. L’ascia passò di rein re per innumerevoli generazioni durante l’Età dei Grandi Re, fino a che il malvagio Barbadottone, nipote dell’ultimo Grande Re Dentediferro, uccise suo zio e prese l’ascia per sé. La sua perfidia non portò alcun bene a Barbadottone: il fato volle che morisse prematuramente. Nulla tuttavia poté evitare la diaspora dell’Unico Clan, che si divise per sempre e l’ascia andò perduta. Ma questa non è tutta la storia. Barbadottone aveva stretto un empio patto con Diirinka, dio dei derro, per realizzare le sue ambizioni. Diirinka fornì a Barbadottone un alleato: una creatura dall’aspetto così orribile da meritare un unico nome, quello di abominio. L’Abominio era la malvagità incarnata, creato con il solo scopo di distruggere i nani. Tozzo e sgraziato, non aveva testa, ma molte braccia che terminavano in bocche in grado di prosciugare la forza vitale degli avversari. E ancora più terribile, le immagini delle sue vittime vorticavano per sempre attorno al suo corpo, a testimoniare l’orrore della loro morte. Alla fine, i parenti e gli amici di Dentediferro uccisero il malvagio Barbadottone e recuperarono l’ascia, che fu sepolta con i resti dell’ultimo Grande Re nella roccaforte nascosta di Radruundar. Anche Barbadottone fu sepolto lì, in una tomba senza nome. L’abominio fuggì dal potere dell’ascia. Coloro che conoscevano la vera posizione dell’ascia morirono, finché alla fine non rimase un solo testimone: il prete di Moradin, Glyurar. Sul letto di morte, trasmise il segreto a un altro sacerdote, che lo conservò fino a quando la sua vita mortale non giunse al termine. In questo modo, la conoscenza fu tramandata attraverso le generazioni, tenuta al sicuro da membri selezionati del sacerdozio. È stato previsto che il ritorno dell’Ascia Feroce presagisca un tempo di grande pericolo per la razza nanica, ma anche un periodo di grande opportunità. Sembra che sia giunto questo momento. La creatura che ha ucciso o rapito Runa – della quale ci ha narrato il Venerabile Dirnal – non può che essere il leggendario Abominio. Se è tornato, deve esserlo perché l’ascia è stata ritrovata. Un attacco da parte dei goblin, i nostri conflitti intestini, leggende dimenticate che riemergono da un passato ancestrale: sono segni che questo è il nostro tempo per essere messi alla prova. La tomba di Dentediferro custodisce la chiave. I dettagli degli impedimenti, destinati a proteggerla dagli intrusi, sono caduti nell’oblio delle generazioni che si sono succedute. Esiste però un poema che mi fu tramandato con la leggenda, contenuto in questa pergamena. La offro a voi, poiché è venuto il tempo.»

La leggenda della Feroce Ascia
La leggenda della Feroce Ascia

Farvak prese a recitare il poema. All’ultimo verso si girò verso l’assemblea ammutolita, ancora indecisa se credere che tutto ciò che aveva udito stesse veramente capitando a loro. Poi passò la pergamena alla Sceptrana Sigrieda e tornò a prendere posizione sui banchi del Consiglio. Fu allora che la camera prese a tremare colpita da un improvviso terremoto, una gigantesca crepa si aprì sul pavimento e un lungo braccio che terminava con una bocca afferrò il prete di Moradin, trascinandolo per sempre nel buio.

***

LA CANZONE DELLA FEROCE ASCIA (THE FIERCE AXE SONG) * traduzione di Lorenzo

In Radruundar does Irontooth lay.
the Fierce Axe upon his breast.
To Radruundar you must away
To see Irontooth at his rest.

A Radruundar Dentediferro riposa.
La Feroce Ascia sul petto.
Là devi andar senza aria giocosa
Per vederlo senza difetto.

Your road under frigid waters lies,
walk toward the sunrise on the waves
to the cascade that hides from prying eyes
the gate to the forgotten enclaves.

La via si snoda sotto acque gelate,
cammina verso l’alba sulle onde
l’accesso al cancello alle stanze dimenticate
dalla cascata che agli occhi si nasconde.

In and adroit turn
through a portal of stone
now sinister go, others spurn
portals twice more, one unknown.

Entra con la dovuta accortezza
un portale di pietra devi attraversare
ora volgiti a sinistra, gli altri disprezza
poi altri due portali, uno da ignorare.

On a friend, or two, you must depend
to make a pair switch places
and make your chamber rise or descend;
the friend rejoins if the chamber he outpaces.

Su un amico, o due, devi contare
per scambiare una coppia di posto
e la tua stanza far scendere o alzare;
se egli la supera, esulta tosto.

Chamber comes to rest,
now watch the floor.
The exit sunward is best,
shun any other door.

La stanza torna ad essere ferma,
ora il pavimento osserva.
L’uscita verso il Sole è una conferma,
ogni altra porta evita senza riserva.

Now let your left hand guide
as you go forth,
but keep to the full and wide.
At the crossing, go north.

Segui quindi la via mancina
procedendo avanti,
ma ampio e largo cammina.
All’incrocio vai a Nord, senza rimpianti.

Now follow right, you are bidden.
The first false, beware.
The second, yours, hidden.
The third leads you nowhere.

Tieni la destra adesso, ti è imposto.
Il primo è falso, fai attenzione .
Il secondo è il tuo ed è nascosto.
II terzo conduce in una desolazione.

Another door,
the chamber descends
as the one before.
The final test impends.

Un’altra porta ti aspetta ,
nuovamente la stanza discende
come la prima fu eretta.
Lì la prova finale ti attende.

Left you go once more.
Then right and right again.
Spurn the door,
and straight on mantain.

Ancora una volta a sinistra vai.
Poi due volte gira a destra.
Evita la porta, allontana i guai,
e mantieniti sulla via maestra.

Passage’s end,
take the open way.
The door ahead is your friend,
now see the water play.

Termina la via antica
la strada aperta devi abbracciare
La porta di fronte ti è amica,
Ora puoi vedere l’acqua giocare.

The portals you see there,
yield to the strong.
Now beware,
only the foolish go headlong.

Là i portali puoi ammirare
cedono solo a chi è forte.
Sull’attenti devi restare,
chi si precipita incontra la morte.

Five guardians to pass,
the right penitence makes each
as gentle as a lass.
These to you I teach:

Cinque guardiani da superare,
la giusta penitenza ognuno richiede
docili fanciulle possono diventare
se in queste parole hai fede:

The first, a hammer’s oration.
The next, an ode to dwarven fame:
look upon the dwarves, Moradin’s creation.
The third, the precursor to a flame.
The fourth an ode to dwarven dedication:
the dwarves shall endure, you must exclaim!
The fifth a peaceful demonstration.

La prima è un’orazione del martello.
La successiva alla gloria dei nani un elogio:
ammira la creazione di Moradin, fratello.
La terza, ciò che innesca un fuoco.
Alla loro dedizione quella che viene dopo:
essi resisteranno, a gran voce lo esclami!
Nell’ultima dimostra che la pace ami.

Now echoes in a lofty hall.
Take the Keeper’s path,
he is not least, but last,
along the statued wall.

Ascolta l’eco prodotta dalla stanza.
Imbocca il sentiero del Guardiano,
debole non è ed è l’ultimo che avanza,
lungo il muro di statue pieno.

A nod from the explorer
reveals the Keeper second secret.
Then if to the guardian you would defer
and pass without regret,
turn right, traveler,
and wrap perfection in a earthen blanket.

Rivela un cenno dell’esploratore
il secondo segreto del Guardiano
E se a lui ti affidassi senza timore
e passassi senza rimorso,
volta a destra, viaggiatore,
e in una coperta di terra la perfezione hai avvolto.

The smith’s art,
a hammer song
moves the steward to impart
what has lain hidden so long.

L’arte del fabbro,
col martello canta
e lo spinge a rivelare
ciò che da tempo lo ammanta.

(Sessione IV parte II, 8 Dicembre 2021)

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